sabato 19 maggio 2007

Comitato Paritetico 7 maggio

Durata della seduta: 2h

Punti oggetto della discussione:

  1. Appelli estivi
  2. Rifiutabilità del voto
  3. Didattica senza frontiere
  4. Integrazione privato II
  5. Esami informatici
  6. Pubblicazione esiti

APPELLI ESTIVI

In sede di ultimo CdF, il rappresentante Valerio Scollo ha preso la parola riferendo all’intera assemblea il risultato del lavoro di razionalizzazione degli appelli, al fine di evitare accavallamenti e favorire l’espletamento efficiente delle consegne universitarie per ogni studente:

“Lodevole il lavoro della segreteria e apprezzata la disponibilità dei docenti a modificare le proprie date d’esame… tuttavia il risultato ha affermato V.Scolloè di fattura mediocre e non perfettibile”. Insomma, il sistema dei 2 appelli che ha fatto diminuire (lo dicono le statistiche) la produttività degli studenti, fa acqua da tutte le parti.

In sede di Comitato Paritetico, il Preside ha ripreso la considerazione del rappresentante Scollo chiedendocene un parere: per F. Spanò un sistema di due appelli sarebbe perfettibile e sostenibile, mentre sia io che l’altra rappresentante Alice Cannone sosteniamo il contrario.

Insomma, un sistema con due appelli è debole in sé; non è agevole per lo studente e porta ad accontentarsi subordinando la qualità dello studio al numero degli esami.


RIFIUTABILITÀ DEL VOTO

E’ stata nuovamente avanzata una proposta: la non rifiutabilità del voto. Secondo il Preside un sistema efficiente non dovrebbe disperdere le preziose energie dei docenti nella reiterazione dell’esamina di candidati che abbiano già raggiunto un livello minimo di conoscenza e che abbiano rifiutato il voto.

Quei minuti dell’orale in cui lo studente sostiene un esame per lui insoddisfacente, tanto da non accettare il voto, sono minuti che il prof. toglie alla ricerca; in più il docente sarà obbligato a riesaminarlo una seconda volta… o una terza.

E’ inutile dire che ci siamo, ancora una volta, mostrati contrari a tale proposta. Crediamo che sia facoltà dello studente decidere il grado di qualità del proprio studio e della propria competenza.

Ha lo studente il diritto di essere un buon giurista? Certo che sì. L’università, dunque, deve garantirgli tale possibilità e se un prof. evidenzia in sede d’esame delle lacune che fanno della preparazione dello studente una preparazione non eccellente, lo studente ha tutto il diritto di ritornare a casa e ritornare l’appello successivo.

La proposta è stata ritirata.


DIDATTICA SENZA FRONTIERE

Oggi, gli studenti della Laurea Magistrale (1+4) devono sostenere, accanto ad esami obbligatori, ben 8 esami a scelta, di cui: 5 coerenti con un percorso di studio e 3 liberi.

Sarebbe interessante aprire il ventaglio di scelta degli studenti a quell’offerta didattica di altre facoltà dello stesso ateneo.

Faccio un esempio:

  • Uno studente appartenente all’area amministrativa avrebbe tutto l’interesse a sostenere, presso la facoltà di economia, l’esame di “economia della P.A.”, non trovate?

  • Chi appartiene all’ambito storico potrebbe verticalizzare le proprie conoscenze affrontando presso la facoltà di lettere e filosofia esami di storia ect…

  • Un amante del diritto romano potrebbe sostenere esami appartenenti al corso di studi di uno studente in lettere classiche ect..

  • Di esempi ve ne potrei fornire a iosa..


Oggi questo è possibile ma non è conveniente: l’esame sostenuto in un’altra facoltà viene fatto rientrare nei crediti liberi il che vuol dire che uno studente aggiungerebbe l’esame dato fuori a tutti gli esami obbligatori previsti, nonché agli 8 a scelta! Quale pazzo farebbe ciò?

A questo si aggiunge un altro problema: con la riforma il numero di crediti liberi si è ridotto sensibilmente: con uno stage e l’abilità linguistica il box dei crediti liberi è già riempito.

La componente decente del Comitato Paritetico si è mostrata favorevole alla proposta, pur tuttavia si è dichiarata non competente per la modifica dello statuto. La sede idonea per una simile richiesta è il Senato accademico; Visto che il Preside Toniatti vi partecipa, sarà proprio lui a proporre tra le “varie ed eventuali” una simile proposta: apertura dell’offerta formativa delle altre facoltà agli studenti di giurisprudenza relativa ai 3 esami complementari "liberi".


INTEGRAZIONE DI DIRITTO PRIVATO II

Per coloro che sono passati al Corso Magistrale (ciclo unico) c’è l’obbligo di integrare l’esame di diritto privato.

Allo stato attuale l’esame si integra con un test informatizzato avente ad oggetto il programma sul diritto dei consumatori. In sede di Paritetica il Preside ci ha informato che la sessione autunnale (settembre) sarà l’ultima occasione di sostenere l’integrazione attraverso la modalità informatizzata; a partire da settembre è previsto un corso ad hoc tenuto dal Prof. Giovanni Pascuzzi.

venerdì 4 maggio 2007

l'ERASMUS compie 20 anni!

Buon compleanno, ERASMUS!!!


In occasione dei vent’anni dalla nascita del progetto erasmus, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e il Dipartimento per le Politiche Comunitarie, ha organizzato a Bologna un convegno dal 9 al 12 maggio aperto a tutti gli ex ed attuali studenti erasmus, docenti e personale amministrativo di ogni Università Italiana.

Lo scopo del convegno è assai interessante; si passeranno in rassegna gli ultimi vent’anni, analizzando l’evoluzione dell’istituto erasmus nel tempo; come ha cambiato gli studenti e, soprattutto, come il mercato è cambiato in funzione di nuove professionalità ed esperienze, partorite da un periodo di studio all’estero.

Uno sguardo al programma…

http://www.ventidierasmus.it/it/Programma.aspx

Dato lo spessore degli argomenti, le personalità presenti, nonché i temi trattati (erasmus & lavoro /conversione esami ecc.) ho ritenuto opportuno parteciparvici in qualità di studente ex erasmus (per chi non lo sapesse sono stato a Nancy, Francia), ma anche in qualità di rappresentante della facoltà fi giurisprudenza di Trento.

Ho sottoposto l’iniziativa all’attenzione della prof.ssa Antoniolli la quale ha recentemente partecipato ad un incontro tra facoltà appartenenti ai diversi paesi dell’UE, purtroppo, però non potrà essere presente, avendo negli stessi giorni un altro convegno.

Mi sono rivolto anche alla coordinatrice del progetto erasmus della nostra facoltà: la dott.ssa Gae Santi la quale, pur entusiasta del progetto si trova nella condizione di rifiutare dati gli impegni improcrastinabili dei prossimi giorni in facoltà.

Morale della favola? Sarò l’unica presenza “istituzionale” della facoltà di giurisprudenza di Trento. Del nostro Ateneo vi saranno anche altri 5 studenti ex erasmus.

Sono sicuro che saranno numerosi gli spunti di riflessione di cui la nostra facoltà potrà farne tesoro al fine di rendere più proficua, produttiva e piacevole possibile un’esperienza di studio all’estero come l’erasmus.

Per saperne di più… eccovi il sito