sabato 19 maggio 2007

Comitato Paritetico 7 maggio

Durata della seduta: 2h

Punti oggetto della discussione:

  1. Appelli estivi
  2. Rifiutabilità del voto
  3. Didattica senza frontiere
  4. Integrazione privato II
  5. Esami informatici
  6. Pubblicazione esiti

APPELLI ESTIVI

In sede di ultimo CdF, il rappresentante Valerio Scollo ha preso la parola riferendo all’intera assemblea il risultato del lavoro di razionalizzazione degli appelli, al fine di evitare accavallamenti e favorire l’espletamento efficiente delle consegne universitarie per ogni studente:

“Lodevole il lavoro della segreteria e apprezzata la disponibilità dei docenti a modificare le proprie date d’esame… tuttavia il risultato ha affermato V.Scolloè di fattura mediocre e non perfettibile”. Insomma, il sistema dei 2 appelli che ha fatto diminuire (lo dicono le statistiche) la produttività degli studenti, fa acqua da tutte le parti.

In sede di Comitato Paritetico, il Preside ha ripreso la considerazione del rappresentante Scollo chiedendocene un parere: per F. Spanò un sistema di due appelli sarebbe perfettibile e sostenibile, mentre sia io che l’altra rappresentante Alice Cannone sosteniamo il contrario.

Insomma, un sistema con due appelli è debole in sé; non è agevole per lo studente e porta ad accontentarsi subordinando la qualità dello studio al numero degli esami.


RIFIUTABILITÀ DEL VOTO

E’ stata nuovamente avanzata una proposta: la non rifiutabilità del voto. Secondo il Preside un sistema efficiente non dovrebbe disperdere le preziose energie dei docenti nella reiterazione dell’esamina di candidati che abbiano già raggiunto un livello minimo di conoscenza e che abbiano rifiutato il voto.

Quei minuti dell’orale in cui lo studente sostiene un esame per lui insoddisfacente, tanto da non accettare il voto, sono minuti che il prof. toglie alla ricerca; in più il docente sarà obbligato a riesaminarlo una seconda volta… o una terza.

E’ inutile dire che ci siamo, ancora una volta, mostrati contrari a tale proposta. Crediamo che sia facoltà dello studente decidere il grado di qualità del proprio studio e della propria competenza.

Ha lo studente il diritto di essere un buon giurista? Certo che sì. L’università, dunque, deve garantirgli tale possibilità e se un prof. evidenzia in sede d’esame delle lacune che fanno della preparazione dello studente una preparazione non eccellente, lo studente ha tutto il diritto di ritornare a casa e ritornare l’appello successivo.

La proposta è stata ritirata.


DIDATTICA SENZA FRONTIERE

Oggi, gli studenti della Laurea Magistrale (1+4) devono sostenere, accanto ad esami obbligatori, ben 8 esami a scelta, di cui: 5 coerenti con un percorso di studio e 3 liberi.

Sarebbe interessante aprire il ventaglio di scelta degli studenti a quell’offerta didattica di altre facoltà dello stesso ateneo.

Faccio un esempio:

  • Uno studente appartenente all’area amministrativa avrebbe tutto l’interesse a sostenere, presso la facoltà di economia, l’esame di “economia della P.A.”, non trovate?

  • Chi appartiene all’ambito storico potrebbe verticalizzare le proprie conoscenze affrontando presso la facoltà di lettere e filosofia esami di storia ect…

  • Un amante del diritto romano potrebbe sostenere esami appartenenti al corso di studi di uno studente in lettere classiche ect..

  • Di esempi ve ne potrei fornire a iosa..


Oggi questo è possibile ma non è conveniente: l’esame sostenuto in un’altra facoltà viene fatto rientrare nei crediti liberi il che vuol dire che uno studente aggiungerebbe l’esame dato fuori a tutti gli esami obbligatori previsti, nonché agli 8 a scelta! Quale pazzo farebbe ciò?

A questo si aggiunge un altro problema: con la riforma il numero di crediti liberi si è ridotto sensibilmente: con uno stage e l’abilità linguistica il box dei crediti liberi è già riempito.

La componente decente del Comitato Paritetico si è mostrata favorevole alla proposta, pur tuttavia si è dichiarata non competente per la modifica dello statuto. La sede idonea per una simile richiesta è il Senato accademico; Visto che il Preside Toniatti vi partecipa, sarà proprio lui a proporre tra le “varie ed eventuali” una simile proposta: apertura dell’offerta formativa delle altre facoltà agli studenti di giurisprudenza relativa ai 3 esami complementari "liberi".


INTEGRAZIONE DI DIRITTO PRIVATO II

Per coloro che sono passati al Corso Magistrale (ciclo unico) c’è l’obbligo di integrare l’esame di diritto privato.

Allo stato attuale l’esame si integra con un test informatizzato avente ad oggetto il programma sul diritto dei consumatori. In sede di Paritetica il Preside ci ha informato che la sessione autunnale (settembre) sarà l’ultima occasione di sostenere l’integrazione attraverso la modalità informatizzata; a partire da settembre è previsto un corso ad hoc tenuto dal Prof. Giovanni Pascuzzi.

venerdì 4 maggio 2007

l'ERASMUS compie 20 anni!

Buon compleanno, ERASMUS!!!


In occasione dei vent’anni dalla nascita del progetto erasmus, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e il Dipartimento per le Politiche Comunitarie, ha organizzato a Bologna un convegno dal 9 al 12 maggio aperto a tutti gli ex ed attuali studenti erasmus, docenti e personale amministrativo di ogni Università Italiana.

Lo scopo del convegno è assai interessante; si passeranno in rassegna gli ultimi vent’anni, analizzando l’evoluzione dell’istituto erasmus nel tempo; come ha cambiato gli studenti e, soprattutto, come il mercato è cambiato in funzione di nuove professionalità ed esperienze, partorite da un periodo di studio all’estero.

Uno sguardo al programma…

http://www.ventidierasmus.it/it/Programma.aspx

Dato lo spessore degli argomenti, le personalità presenti, nonché i temi trattati (erasmus & lavoro /conversione esami ecc.) ho ritenuto opportuno parteciparvici in qualità di studente ex erasmus (per chi non lo sapesse sono stato a Nancy, Francia), ma anche in qualità di rappresentante della facoltà fi giurisprudenza di Trento.

Ho sottoposto l’iniziativa all’attenzione della prof.ssa Antoniolli la quale ha recentemente partecipato ad un incontro tra facoltà appartenenti ai diversi paesi dell’UE, purtroppo, però non potrà essere presente, avendo negli stessi giorni un altro convegno.

Mi sono rivolto anche alla coordinatrice del progetto erasmus della nostra facoltà: la dott.ssa Gae Santi la quale, pur entusiasta del progetto si trova nella condizione di rifiutare dati gli impegni improcrastinabili dei prossimi giorni in facoltà.

Morale della favola? Sarò l’unica presenza “istituzionale” della facoltà di giurisprudenza di Trento. Del nostro Ateneo vi saranno anche altri 5 studenti ex erasmus.

Sono sicuro che saranno numerosi gli spunti di riflessione di cui la nostra facoltà potrà farne tesoro al fine di rendere più proficua, produttiva e piacevole possibile un’esperienza di studio all’estero come l’erasmus.

Per saperne di più… eccovi il sito

giovedì 29 marzo 2007

Comitato Paritetico 26 marzo

Tempo della seduta : 2h

Punti oggetto della discussione

  1. Dati statistici
  2. Appelli
  3. Classe d’eccellenza
  4. Sala rappresentanti
  5. Punteggio di laurea


PRIMO PUNTO

Come già accennato nel precedente resoconto dell’ultima paritetica, la Presidenza ha chiesto all’Ufficio Statistico di Ateneo di completare i dati fornitici, calcolando per ogni materia la percentuale di studenti che superano gli esami calcolata sul numero degli iscritti. (Es.. quanti studenti iscritti al primo anno hanno superato diritto romano nel primo anno? etc..)

Comparando le precentuali, il Preside Toniatti ha preso atto del fatto che la situazione é di molto peggiorata; insomma, con i due appelli, la produttività si é abbassata; si sostengono meno esami!

Un esempio?

Sapevate che con i due appelli solo il 14,4% degli studenti iscritti al primo anno (a.a. 2005/2006) ha sostenuto l’esame di diritto privato? Nell’a.a. 2004/2005, con tre appelli, gli studenti erano il 22,5%... nell’a.a. 2003/2004, sempre con tre appelli, la percentuale era del 27,8%... fate un po’ voi...

Avremo dunque i 3 appelli?

No! Purtroppo, per ora, la risposta non é positiva... pur prendendo atto di un calo di produttività, la commissione paritetica (naturalmente parliamo dei docenti) non crede che la causa sia il numero degli appelli; ve ne potrebbero essere altre... ma quali?

Cosa accadrà allora?

Credo che sia già un importante risultato quello di essere riusciti a far prendere atto della diminuzione della produttività. Se pensate che, solo qualche mese fa, il preside affermava che con due appelli gli studenti sostenessero più esami con voti migliori...!!!

Adesso, abbiamo pacificamente deciso di continuare ad analizzare con attenzione tali dati, materia per materia, cercando di individuare non solo le cause, ma anche le strategie da adottare per far fronte al calo di produttività.

Naturalmente, se avete idee, osservazioni, commenti... non esitate a farne! (il mio indirizzo é diego.ammirabile@studenti.unitn.it).

SECONDO PUNTO

Durante l'ultimo CdF, come ben esposto dal nostro impeccabile amico e rappresentante Valerio Scollo nel suo blog, abbiamo ribadito la necessità di una più ragionevole ed efficiente distribuzione delle date d’esame nell’arco temporale della sessione.

E’ opportuno evitare che ci siano accavallamenti di esami lo stesso giorno o giorni vicini, soprattutto per materie dello setto semestre e dello stesso anno!!!

Come risolvere il problema?

In sede di CdF ci siamo proposti come coordinatori tra docenti nella scelta delle date; alla fine, pero’, abbiamo risolto il problema in modo assai più semplice.

Cosa si é fatto in Paritetica?

In sede di Paritetica, abbiamo ricevuto il calendario con tutte le date d’esame indicate dai professori. Le abbiamo analizzate e – come volevasi dimostrare – abbiamo constatato l’accavallemento di date in giorni assai prossimi; il problema riguarda maggiormente le classi dei primi due anni.

La nostra richiesta.

Siamo pacificamente convenuti al fatto che tra un appello e l’altro di corsi dello stesso anno che hanno luogo lo stesso semestre debba intercorrere un lasso di tempo di almeno 7 giorni.

Questa richiesta non riguarda, invece, gli esami complementari; sarebbe a dir poco impossibile riuscire a coordinare il tutto....

Riassumendo...

Cari studenti, subito dopo Pasqua saranno rese pubbliche tutte le date degli appelli... ora, i vostri rappresentanti della Paritetica ne hanno una copia. Se volete visionarle credo possa essere una buona occasione per segnalare inefficienti distribuzioni degli appelli. Potete, se volete, inviarmi un’email al diego.ammirabile@studenti.unitn.it.

TERZO PUNTO

A seguito di una lettera inviata dal rappresentante Planchestainer al rettore e pubblicata su una delle testate locali, la commissione ha pensato di elaborare un sistema d’eccellenza che possa coinvolgere gli studenti più meritevoli, aumentando il prestigio della facoltà nonché le possibilità di crescita inttellettuale dei candidati che ne faranno parte.

Naturalmente é un’idea che dallo stato embrionale in cui si trova, necessita di un supporto da parte del CdF. Le modalità di selezione degli studenti meritevoli e le attività a loro dedicate sono tutte da vedere e concordare...

QUARTO PUNTO

Anche i rappresentanti da quest’anno hanno una saletta ad hoc. Accanto all’aula C, l’ex copisteria é stata destinata ad ospitare tutti i Rappresentanti del Consiglio di Facoltà di giurisprudenza.

Da oggi, dunque, sarà possibile fruire di uno spazio in cui potremo non solo coordinarci tra di noi, ma anche ascoltare gli studenti... un’ottima idea...

QUINTO PUNTO

Del punteggio di laurea, se ne parlerà prossimamente.

sabato 24 marzo 2007

calendario diritto romano

Il Professor Santucci, durante il corso, ha distribuito il calendaio del corso con le varie date di lezione.
Mi hanno fatto notare che dal giorno 5 aprile (compreso) al giorno 11 aprile (compreso) le attività didattiche, come indicato dalla Guida di Facoltà, sono sospese.
Dopo aver informato tramite email il prof. ho rivevuto un'email di risposta nella quale Santucci conferma il 5 aprile come data di lezione: chi non potrà essere presente, potrà tranquillamente recuperare la lezione con gli appunti di chi l'ha frequentata.



venerdì 23 marzo 2007

Consiglio di Facoltà del 21 marzo

ORDINE DEL GIORNO
  1. Comunicazioni del Preside
  2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca,Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
  3. Funzionalità della nuova sede
  4. Manifesto degli Studi 2007-20085
  5. Organizzazione didattica
  6. Provvedimenti studenti
  7. Varie ed eventuali
  8. Provvedimenti docenti e ricercatori
Per saperne di più, vai sul blog di Valerio Scollo...

martedì 6 marzo 2007

Comitato paritetico 6 marzo

Tempo della seduta: 2h 30


Punti all'ordine del giorno:

- Appelli
- Punteggio di laurea


PUNTO PRIMO

Visto che ci hanno sempre detto che con 2 appelli gli studenti sostengono più esami conseguendo voti più alti, abbiamo deciso di verificare queste informazioni facendo richiesta di dati statistici.


Chi ha raccolto i dati?


I dati sono stati richiesti all’ufficio statistico di Ateneo e poi inviati all’Ufficio di Presidenza che li ha inoltrati a tutti i componenti del Comitato Paritetico.

Da chi è composto il Comitato Paritetico?

Formalmente é composto dal Preside Toniatti, Prof.Marchetto, Prof.ssa Marchetti, Alice Cannone, Francesco Spanò ed il sottoscritto; insomma una piccola commissione “alla pari”: 3 docenti e 3 studenti;…. de facto, però, vi partecipano anche, non so a che titolo, la dott.ssa Giacomelli, la dott.ssa Valeria Tramone, e la dott.ssa Gae Santi.

Cosa si voleva sapere attraverso i dati?

Sostanzialmente due cose:

  • un dato quantitativo: se con due appelli la produttività degli studenti è aumentata o diminuita, in altre parole, se con due appelli sosteniamo più o meno esami.
  • un dato qualitativo: se, cioè, la media dei voti conseguiti per ogni singola materia è aumentata, diminuita oppure è rimasta costante.
Che cosa è emerso?

I dati analizzati sono a nostro favore: con la riduzione degli appelli si sostengono meno esami.
Anche per quanto riguarda le medie il Preside è stato smentito: le medie degli esami non hanno subito sensibili modifiche.

Avete letto bene i dati?

Le statistiche non danno responsi, ma vanno interpretate.
Essendo noi rappresentanti poco competenti in materia, ci siamo rivolti al Prof Goglio di economia politica perché potesse spiegarci il metodo statistico da adottare al fine di leggere efficacemente i dati.

Cosa ha detto il prof. Goglio?

Ci ha spiegato, cos’è una statistica e come si imposta. Nel caso di specie ci ha spiegato come calcolarci in percentuale il numero degli studenti che ha superato ogni materia.
Es. se con i tre appelli di 370 studenti iscritti superassero in 140 il primo esame, si calcola 140x100/370=37,8%; se con un sistema di due appelli di 400 persone iscritte solo 150 superano l’esame, calcolando 150x100/400=37,5% … la situazione, se pur di poco, è peggiorata.

Alcuni dati…

In questa tabellina sono riportati i dati, calcolati da noi in percentuale, degli studenti che superano con successo gli esami.
Abbiamo analizzato l’andamento in percentuale di alcune materie fondamentali prese a campione del Corso europeo e trasnazionale.


Epilogo

La strada seguita sembra essere stata la migliore per affrontare questo problema. Con mio grande rammarico, ho constatato come a nulla siano serviti i nostri sforzi…
Ci sono state rivolte numerose, spesso ingiustificate, obiezioni… ve ne cito solo alcune:


  • obiezione 1. Il "metodo Goglio" è approssimativo (non capisco perché abbiano chiamato “metodo Goglio” quello che è semplicemente un metodo statistico…)

  • obiezione 2. I dati non sono attendibili perché non si tiene presente della differenza tra frequentanti e non frequentanti (è evidente che i dati non tengano in considerazione questa differenza, perché è impossibile ricavare nell’insieme di dati, i voti quali appartengano a frequentanti e quali no!)

  • obiezione 3. I dati non sono in percentuale (questo è vero, i dati non sono messi in percentuale, ma la percentuale la si può calcolare, come ho fatto io, visto che sono noti i numeri degli iscritti per ogni anno)

  • obiezione 4. Le percentuali da me calcolate, anche se corrette, non vogliono dire nulla in quanto rappresentano solo una parte dell’offerta didattica. (in statistica c’è sempre un campione, ossia cernita dei dati che devono essere analizzati; in questo caso abbiamo calcolato le percentuali delle materie fondamentali e difficoltose dei primi anni, come privato e pubblico che sono, ad esempio, due materie senza le quali non è possibile continuare gli studi).

  • Obiezione 5. ........

  • ... ....


Queste, ma tante altre ancora le cose dette nell’infuocato ultimo paritetico. Alla fine, i dati sono stati rinviato all’Ufficio Statistico perché siano calcolate le percentuali di riuscita degli esami per ogni singola materia.

Sinceramente ho l’impressione che indipendentemente dalle statistiche e dagli argomenti che ragionevolmente sostengono le nostre posizioni, la risposta alla domanda di aumento degli appelli sarà sempre NO!

Mi trovo in grande difficoltà in quanto pur seguendo la strada della ragionevolezza e del dialogo mi ritrovo dinanzi ad un muro… sarà una mia impressione? Soffrirò di manie di persecuzione? Per adesso no. Mi sento solo di dire, cari studenti ed amici:


Mala tempora currunt”.


SECONDO PUNTO

Sul secondo punto non se n’è parlato… è stato (strategicamente?) rinviato al prossimo Comitato Paritetico.

venerdì 16 febbraio 2007

Consiglio di Facoltà 14 febbraio

ORDINE DEL GIORNO

  1. Nuovi orientamenti per l’aggiornamento professionale degli avvocati
  2. Comunicazioni del Preside.
  3. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca
  4. Organizzazione didattica.
  5. Provvedimenti studenti.
  6. Varie ed eventuali.
  7. Provvedimenti docenti e ricercatori

giovedì 8 febbraio 2007

di cosa parleremo...

Prossimo Comitato Paritetico: 5 marzo

All'ordine del giorno vi sono due punti davvero importanti per noi tutti:
  1. Appelli
  2. Punteggio di Laurea

PUNTO UNO: GLI APPELLI

Il primo è un punto assai controverso.
A seguito di un’istruttoria ho potuto constatare come il numero di appelli concessi dalla nostra facoltà sia inferiore rispetto a quelli di molte altre facoltà.
A questo non piccolo problema, se ne aggiunge un altro: la disposizione degli appelli nell’arco dei due mesi. Molti esami hanno luogo lo stesso giorno o in date ravvicinate, determinando disagi per quegli studenti – e sono davvero tanti – che non vivono l’appello come un “tentativo” ma come una messa in discussione delle proprie conoscenze.
Secondo dei presunti dati statistici (di cui non siamo riusciti ad entrare in possesso) con i due appelli gli studenti sostengono più esami, conseguendo voti più alti rispetto a quando vi erano i tre appelli… ma è mai possibile??!?

PROPOSTE

Per prima cosa ho fatto fare domanda presso l’Ufficio Statistico universitario di dati statisctici che analizzino gli ultimi quattro anni di corso (due anni con 3 appelli e due con 2 appelli) rilevando:

  1. se effettivamente gli studenti sostengono con due appelli più esami oppure no
  2. se con due appelli le medie degli esami sono migliorate

Naturalmente tali dati dovranno essere letti da chi di numeri e statistiche ne capisca davvero; avevo pensato di chiedere un parere ad uno dei nostri prof. di economia politica, per avere una lettura “oggettiva”.

Mi sembra più che ragionevole chiedere il ripristino dei tre appelli; tuttavia non abbiamo avuto una risposta univoca alla domanda “Qual è la ratio sottesa alla riduzione degli appelli?”. Alcuni docenti credono che tale riduzione sia imposta da una circolare ministeriale (che non esiste!); altri, invece, credono che sia finalizzata a limitare la percentuale di studenti che tentano l’esame (non hanno capito che è proprio il contrario!), altri ancora riconducono tutto a motivi di efficienza (ma che vuol dire!).

Ma, cari studenti, è proprio vero che con 2 appelli si tentano meno gli esami? A parte il fatto che, letti i dati statistici, sapremo se è vero oppure no, ma, intuitivamente sembra proprio il contrario! Con meno appelli, soprattutto se concentrati in un breve periodo, siamo portati a tentare di più.
Un sistema con 3 appelli permetteva una più efficiente distribuzione del carico di lavoro nell’arco di tutta le sessione d’esame.

Poniamo per vera l’ipotesi dei due appelli: con i 2 appelli gli studenti sono più preparati. Se questo è vero, credo si potrebbe benissimo richiedere ai nostri professori un sistema fatto di 4 appelli tra i quali ci si può presentare a non più di 2 appelli. Così, di fatto ci sarebbero due appelli per ogni materia, ed allo stesso modo lo studente potrebbe meglio gestire le proprie consegne.

Che ne pensate? Dite la vostra….

PUNTO DUE: PUNTEGGIO LAUREA

Il punteggio di laurea è anch’esso un punto di notevole rilevanza.
Cosa vuol dire? Terminati tutti gli esami (si spera con non troppi anni di fuori corso), si discute un elaborato (la tesi) davanti alla commissione. A seguito della discussione, la commissione attribuisce un punteggio al candidato, punteggio che si aggiunge a quello con cui lo studente si presenta davanti alla commissione. ( Es. 99 + 3 punti della commissione = 102 punteggio finale)

Dov’è il problema? Il problema è proprio il punteggio stesso; nella nostra facoltà il punteggio con cui si presenta il candidato può essere incrementato di soli 5 punti, mentre in altre facoltà d’Italia si arriva anche a 10 punti per una laurea triennale (come accade a Pisa).

Insomma abbiamo il punteggio di laurea più basso d’Italia! Ad esempio, se sei uno studente diligente con la media del 27, partirai col punteggio di 99 e se avrai discusso brillantemente la tesi arriverai a 104… vi sembra giusto?? Sicuramente no ma spieghiamo il perché…

Questo è un classico caso di disparità di trattamento.

  • A parità di prestazione lo studente di Tizio, proveniente dalla facoltà di Trento, consegue un voto di laurea inferiore rispetto a Caio, proveniente da un’altra facoltà.

  • Tizio e Caio sono laureati in giurisprudenza con il voto di 102/110. Tizio si laureato a Trento con la media del 27 e Caio presso l’Università X con una media del 25. Partendo dal presupposto che se Tizio avesse avuto la media del 25 non sarebbe mai potuto arrivare al voto di Caio, consideriamo l’ipotesi in cui sia Tizio che Caio partecipano ad un concorso pubblico… Ai due candidati viene attribuito un punteggio base determinato dal punteggio di laurea. Avendo i due lo stesso punteggio di laurea i due candidati partiranno dallo stesso punteggio.

  • In molti concorsi il medesimo posto di lavoro è conteso tra i laureati in giurisprudenza e quelli in economia. Se i laureandi in economia possono incrementare in sede di laurea il proprio punteggio finale di vene 25 punti rispetto ai soli 5 punti per uno studente di giurisprudenza di Trento, dove sarebbe la giustizia?

Noi, laureati in giurisprudenza viviamo in una realtà lavorativa assai difficile; il voto, infatti, rappresenta un elemento altamente discriminatorio: alcune imprese richiedono laureati con un punteggio non inferiore al 105, altre, invece addirittura il 110.
E’ vero che un voto di Trento varrà di più di uno di un’altra università, ma alla fine nei concorsi pubblici non è possibile attribuire un punteggio diverso a seconda dell’origine del titolo… questo sarebbe altamente discriminatorio! Per cui, poco importa se il 98 tridentino è molto più meritato rispetto ad un altro, alla fine saremo tutti valutati sulla base del voto di laurea, la nostra carta da visita!

PROPOSTE

Sembra più che giusto portare il punteggio di laurea a 10. Ciò non obbliga la commissione ad attribuire ad ogni candidato 10 punti, ma significa dare l’opportunità al candidato di ambire ad un buon voto.

Comitato Paritetico del 5 Febbraio

Tempo della seduta: 1h

Odg: studenti ERASMUS

Si é discusso quasi esclusivamente del nuovo regolamento ERAMUS.

Abbiamo richiesto il riconoscimento, al rientro dal soggiorno Erasmus, dell'abilità linguistica.(b1 per un semestre, b2 per un anno). Il riconsocimento, su proposta dei docenti, dovrà comunque essere legato all'aver raggiunto un numero minimo di crediti.

Abbiamo richiesto la conversione in crediti dell’esame di lingua sostenuto al CIAL al fine di evitare un’inutile ripetizione dell’esame durante gli appelli ordinari. La risposta è stata negativa. I professori del CIAL non sono abilitati ad attribuire dei crediti; è il solo docente di facoltà ad essere abilitato. L’esame del CIAL e quello sostenuto in facoltà sono diversi; quest’ultimo, infatti, si svolgerebbe formalmente davanti ad una commissione tra i cui membri vi sarebbe anche un professore, abilitato a riconoscere i crediti. Abbiamo fatto notare che di fatto l’esame del CIAL è identico a quello che si svolge in facoltà e dei professori non se ne vede nemmeno l’ombra. Ciò non ha cambiato niente…